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Per divorzio breve si intende uno scioglimento del matrimonio che avviene in tempi più ridotti della norma. Il divorzio breve entra in vigore con la legge 6 maggio 2015, n. 55. Quest’ultima prevede lo scioglimento del matrimonio, o la cessazione degli effetti civili, in caso di matrimonio cattolico, entro 6 o 12 mesi. Il variare di questo termine dipende dalla specificità delle circostanze, tra le quali la comparizione dei coniugi in Tribunale. La suddetta procedura è prevista per snellire l’iter burocratico e agevolare la procedura di divorzio richiesta dai coniugi.
È possibile ottenere il divorzio breve sia in Tribunale che in Comune in presenza del Sindaco o di un suo rappresentante. Quest’ultima procedura è disponibile soltanto in mancanza di alcuni specifici criteri:
Ulteriore requisito è il decorso di almeno 6 mesi dall’ottenuta separazione. In ultimo, questa procedura di divorzio non si presta ai patti di trasferimento patrimoniale.
La procedura di divorzio breve in Tribunale si presta a tutte le possibili variabili. È necessario rivolgersi ad un avvocato per parte, il quale si occuperà di redigere l’accordo di negoziazione assistita. Quest’ultimo è stato introdotto dal D.L. 12 settembre 2014, n. 132, convertito in L. 10 novembre 2014 n. 162. Si tratta di un documento particolarmente importante, in quanto riporta l’accordo tra le parti. Queste ultime dichiarano l’intento di cooperare pacificamente e stabiliscono di comune accordo i termini rispettivi.
Il ruolo degli avvocati è essenziale in questa fase, dovendo essi coadiuvare l’accordo tra gli interessi reciproci delle parti. Durante questa prima fase, è possibile per entrambi i coniugi rivolgersi ad un unico avvocato per redigere l’accordo. Riguardo alla rappresentazione in Tribunale, è necessario, tuttavia, che ogni parte si affidi a un avvocato diverso; pertanto al fine di garantire la tutela delle pretese dei coniugi è consigliabile che si affidino dal principio a un avvocato personale.
L’accordo di negoziazione assistita, che peraltro è possibile utilizzare anche in caso di separazione giudiziale e in presenza di figli, deve essere notificato al Pubblico Ministero trascorso il termine di 6 mesi dalla data di separazione. In seguito, i coniugi dovranno obbligatoriamente trasmettere lo stesso atto all’ufficiale di stato civile del Comune entro 10 giorni. Gli avvocati si occuperanno di queste incombenze entro i termini, oltre ad allegare alla domanda la documentazione necessaria.
Devono essere allegati alla domanda di divorzio breve:
Tutta la documentazione prevista è reperibile negli uffici comunali e di anagrafe di competenza. L’estratto di matrimonio deve essere necessariamente rilasciato dal Comune nel quale si è celebrato il matrimonio. Il certificato di residenza e lo stato di famiglia devono essere espressamente per uso divorzio. Oltre a questi documenti, è necessario aggiungere, in caso di separazione consensuale, la copia conforme del verbale dell’udienza presidenziale e dell’omologa della separazione. Trattandosi, invece, di separazione giudiziale è doveroso allegare alla domanda di divorzio la copia conforme della sentenza di separazione, oltre al pagamento del contributo unico 2017.
In sintesi, si tratta di una procedura estremamente versatile e favorevole per i cittadini che intendono usufruirne. Attraverso la riforma in materia di separazione e scioglimento del matrimonio, sarà possibile abbreviare nettamente i tempi precedente. Si tratta, tuttavia, di un atto ufficiale che deve rispettare dei criteri specifici e delle scadenze definite, pena l’allungamento dell’iter. Per queste ragioni è consigliabile rivolgersi alla figura dell’avvocato, così da avere la certezza di rispettare le condizioni previste. Attraverso uno o più mediatori il divorzio breve può avvenire in modo pacifico e imparziale tra le parti, le quali avranno il vantaggio di vedere tutelati i propri interessi nonostante la rapidità del procedimento.
Lo Studio di consulenza legale Tosi si occupa delle materie dell’affidamento figli ed in genere del diritto di famiglia.
L’esperienza in materia di affidamento figli è più che ventennale.
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